La Franciacorta è una delle più belle zone della Lombardia, già abbastanza definita in età viscontea, si consolida ulteriormente come precisa area geografica sotto il controllo della Serenissima Repubblica di Venezia. Si tratta di un territorio situato fra Brescia ed il Lago d’Iseo, dal ricco patrimonio culturale tangibile, intangibile e naturale, in cui le pratiche antiche si vestono di un fascino unico, accresciuto dalla difficile interpretazione etimologica del nome che porta.
Naturalmente è anche ben conosciuto per la ricca produzione vitivinicola, che affonda le proprie radici già alla fine del XVII secolo. Tuttavia è negli Anni ‘60 che si sviluppa un vero sistema territoriale di produzione di spumanti di qualità capace di produrre vini strutturati e corposi, dalla ricca effervescenza, che nulla invidia allo Champagne francese. Si deve a Guido Berlucchi e Franco Ziliani il lavoro necessario a creare nella zona bresciana le condizioni di produzione di un grande spumante metodo classico basato su una convinzione: che il pinot nero di Franciacorta potesse reggere il confronto con quello della regione francese del Marne. I vitigni usati e ammessi dal disciplinare hanno dunque una composizione ampelografica a base di Chardonnay e/o Pinot nero, a cui possono eventualmente aggiungersi le uve del vitigno Pinot bianco fino ad un massimo del 50%.
Attualmente il Franciacorta è fra i dieci vini che in Europa possono limitarsi a riportare in etichetta il solo termine Franciacorta, senza dover aggiungere la dicitura DOCG, perché si intende che il solo nome identifica la qualità. Assieme al nostro Franciacorta, nella lista, compaiono il famoso Champagne francese e l’ottimo Cava spagnolo.
Gli spumanti in produziono possono essere del tipo bianco, Rosé o Satèn, a cui segue la tipologia Riserva che prevede un affinamento minimo di 60 mesi. È ammesso l’addizionale di una percentuale di sciroppo che determina il carattere fondamentale dello spumante: si va dal più secco in assoluto – il Non Dosato – fino al Demi Sec, in cui lo sciroppo può raggiungere i 50gr per litro.
La cantina di Primo al Pigneto propone attualmente un Satèn 1701 Dosaggio Zero, dal carattere deciso e minerale, molto strutturato e persistente al palato. Si caratterizza per la piccola produzione (non più di cinquemila bottiglie annue) ed un affinamento particolarmente lungo che raggiunge i settantadue mesi.
Il sommelier Massimo Terzulli cura con passione ed attenzione la carta dei vini di Primo. Potete visionare i nostri vini anche online, il personale di sala è comunque sempre a disposizione per qualsiasi consiglio sul giusto abbinamento.